Ars Ventuno 2025 – Una rassegna per raccontare l’amore, in tutte le sue forme

Ars Ventuno 2025 – Una rassegna per raccontare l’amore, in tutte le sue forme

L’amor che move il sole e l’altre stelle

È proprio da questo verso, che chiude il Paradiso di Dante che prende il via la nuova edizione – la nona – della rassegna Ars Ventuno Centro delle Arti, che anche quest’anno porta in scena spettacoli, laboratori ed eventi ispirati a una delle emozioni più complesse e universali: l’amore.

Un tema che coinvolge tutti, ma che diventa ancora più interessante quando a indagarlo sono le nuove generazioni. Attraverso teatro, danza, pittura, scultura, drammaturgia e fumetto, artisti affermati e giovani in formazione si interrogano su cosa significhi oggi amare, lasciarsi amare, perdersi e ritrovarsi in un sentimento che cambia forma a seconda dello sguardo.

Già lo scorso anno Ars Ventuno aveva scelto di lavorare sull’educazione sentimentale e affettiva come obiettivo culturale. Un percorso che prosegue anche nel 2025, con ancora più forza e consapevolezza, accompagnato da riferimenti letterari e teatrali potenti, da Dante a Cervantes, da Goldoni a Campanile, da Molière a Neil Simon.

Non mancheranno ironia e leggerezza, ma anche riflessioni profonde, immagini evocative, linguaggi innovativi capaci di parlare davvero al pubblico più giovane.

Un programma ricco e articolato

 

Il viaggio comincia dal Teatro Asioli di Correggio con tre serate molto diverse tra loro:

  • Il 7 maggio si parte con La VITA, di Matteo Carnevali, dove gli attori del laboratorio WonderFull portano in scena storie autentiche, cariche di emozione e verità.

  • L’8 maggio, Elisa Lolli firma Lucevan le Stelle, che riunisce in una casa di riposo grandi donne della letteratura tra nostalgie, sogni e passione.

  • Il 10 maggio è il turno di Furious Angels, spettacolo di danza diretto da Stefano Cenci: una Divina Commedia rivisitata in chiave multimediale, disturbante e attualissima, pensata per le scuole.

 

La rassegna si sposta poi al Teatro Ruggeri di Guastalla:

  • Il 27 maggio con Amori e Mal-Umori di Antonella Panini, tra le risate dissacranti di Molière e Campanile.

  • Il 28 maggio con Innamorati, che rilegge Goldoni in una chiave nuova, elegante e sorprendente.

  • Il 29 maggio, doppio appuntamento con Microcosmi: due spettacoli ambientati uno in una casa di riposo, l’altro nella cucina di un ristorante, sempre con la regia di Elisa Lolli.

  • Il 30 maggio arriva Non l’ho voluto io di Anguelina Tcherkezova, un gioco teatrale tra comicità e fantascienza, in un mondo invaso da alieni.

 

A fine maggio la rassegna torna a Correggio in occasione della fiera di San Quirino, con due eventi speciali nella splendida cornice di Palazzo Principi:

  • Il 31 maggio debutta Sloof, spettacolo firmato da Matteo Carnevali in partenza per un festival internazionale in Bulgaria.

  • Sempre il 31 maggio e poi il 1° giugno, sarà possibile visitare la mostra Tempus E.T. Animae, a cura di Mirco Incerti: opere pittoriche e plastiche che indagano il legame profondo tra tempo e amore.

 

E poi ancora spettacoli al Teatro Asioli:

  • Il 3 giugno Malati d’Amore, regia di Matteo Carnevali, che mescola Fratelli Grimm e Molière in una narrazione dolce e buffa.

  • Il 4 e 5 giugno Il Mostro e la Rosa, regia di Antonella Panini, porta La Bella e la Bestia sulla scena in forma di danza, con un grande lavoro corale di coreografi e interpreti.

  • Infine, la chiusura con Utopie d’Amore: due spettacoli – Per l’amor del cielo di Elisa Lolli e Il Cavaliere di Cartadi Anguelina Tcherkezova – che portano in scena sogni, illusioni e desideri che diventano realtà.

 

Giovani artisti, grandi visioni

A rendere davvero speciale la rassegna sono loro: le ragazze e i ragazzi che ogni anno si mettono in gioco, si formano, crescono. Sono loro il cuore pulsante di Ars Ventuno. Oltre venti progetti artistici nati nei laboratori di teatro, danza, scrittura, arti visive, accompagnati da professionisti che credono nel potere trasformativo dell’arte.

Perché l’amore, forse, non si spiega. Ma si può danzare, recitare, scolpire, raccontare. E ogni volta che lo si fa, qualcosa si “muove” – dentro di noi e intorno a noi.

 

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